L'italiano, i suoi sconfinamenti, le sue visioni Salone Internazionale del Libro 2016
Scritto da Segreteria il 13 Maggio 2016
Incontro molto partecipato quello che si è tenuto oggi, 13 maggio, all’interno dell’Arena Piemonte (Padiglione 2)!
Si è parlato della lingua come strumento attraverso il quale vedere il mondo e carpirne tutte le sfumature.
Hanno partecipato Luisa Giacoma, linguista e lessicografa, Daniela Maniscalco, Vicepresidente della Società Dante Alighieri del Lussemburgo, Elmar Schafroth, Ordinario di Filologia Romanza presso l’università Heinrich Heine di Düsseldorf (Germania) e l’autrice del Concorso Lingua Madre Ramona Parenzan.
Vi aspettiamo domani con un programma ricco di eventi: alle 15.30 alla Scuola Holden ci sarà la presentazione di Anatomia del maschio invisibile dell’autrice del Concorso Lingua Madre Claudiléia Lemes Dias; alle 18.00 allo spazio Bookstock Village ci sarà l’incontro Giovani musulmane in Italia: identità, differenze, cittadinanza tra percorsi biografici e pratiche quotidiane; alle 18.00 alla Biblioteca Civica Natalia Ginzburg ci sarà la presentazione di 24 scatti, romanzo dell’autrice del Concorso Anna Belozorovitch.
Se è attraverso la lingua che si plasma la nostra visione del mondo, allora al bilinguismo si associa inevitabilmente il biculturalismo. Creare una comunicazione efficace tra due sistemi linguistici diversi, infatti, porta a creare un ponte tra le culture, dando vita a momenti di condivisione e di crescita. Ha condotto il dialogo la linguista e lessicografa Luisa Giacoma – Università di Torino, Milano e Dresda. Ramona Parenzan ha presentato Fiabe e racconti dal mondo (Milena Edizioni), una raccolta di narrazioni provenienti da universi geografici e culturali differenti a cui hanno collaborato altre autrici del Concorso: Tetyana Gordiyenko, Rosana Crispim Da Costa, Gül Ince, Mônica Eriko Inoue, Lidia Dascalu. Fiabe e racconti per educare all’interculturalità, in modo da abituare i giovanissimi a riconoscere il valore della diversità e per generare condivisioni profonde di mondi al femminile. Daniela Maniscalco – Vicepresidente della Società Dante Alighieri del Lussemburgo – ha parlato di bilinguismo e lingue etniche partendo dal suo libro per l’infanzia Ildegarda e la ricetta della creatività (rueBallu edizioni). Ildegarda von Bingen è stata una musicista religiosa vissuta nel Medioevo che inventò un linguaggio del tutto personale. Elmar Schafroth – Ordinario di Filologia Romanza presso l’università Heinrich Heine di Düsseldorf (Germania) – ha sottolineato l’importanza dei neologismi soffermandosi su quanto sia importante oggi insegnare e trasmettere la lingua con uno sguardo differente, rinnovato.
Dal pubblico è intervenuto Giulio Occhipinti – giovane autore e ideatore del neologismo amanare – che ha condiviso con la platea dell’Arena Piemonte una sua poesia. Amanare, come Giulio Occhipinti ha spiegato, significa prendere per mano.