Appuntamenti

Raccontare la bellezza Esercizi al di là degli stereotipi

Scritto da Segreteria il 18 Marzo 2010

Le partecipanti del laboratorio di sabato 13 marzo a Palazzo Madama sono  invitate a scrivere delle brevi didascalie su delle fotografie di donne di ogni etnia.
Eccole:

Allegria, Maternità, Apertura, Svolazzare

Allegria, Maternità, Apertura, Svolazzare

Il sorriso rassicurante e disteso della donna rappresentata nella foto ha ispirato l’idea della maternità, oltre che sensazioni in qualche modo connesse a questo evento, come l’allegria, la leggerezza, l’apertura e la propensione alla relazione con l’altro.

Pronta per la festa? Espressione vivace del viso, colori vivaci, allegria

Pronta per la festa? Espressione vivace del viso, colori vivaci, allegria

Comuni sono state le impressioni scaturite dall’immagine di una donna colta in una risata spontanea, naturale. Le sensazioni di allegria e di vitalità trasmesse dalla foto sono derivate sia dall’espressione  gioiosa del viso, sia dalla vivacità dei colori degli abiti e degli accessori indossati dalla giovane donna, probabilmente tipici dei giorni di festa.

Lavoro, braccia forti, connessione con la terra

Il ritratto di una donna intenta nel suo lavoro quotidiano ha suggerito l’idea della forza fisica e delle braccia forti, necessarie al lavoro dei campi, ma anche un’idea di connessione della donna con la terra, elemento con il quale essa condivide la potenzialità della vita, la capacità di generare e nutrire.

Sopracciglia, innaturale, quanta falsità

La posa studiata e l’espressione artificiosa della modella hanno trasmesso una comune percezione di falsità e innaturalezza, metafora di una bellezza costruita ad arte per soddisfare dei canoni estetici sempre più rigidi, imposti dalla società occidentale contemporanea.

disponibilità al confronto, chiusura cerchio

disponibilità al confronto, chiusura cerchio

La foto ha suggerito l’idea di apertura e di disponibilità al confronto con l’altro. I soggetti rappresentati (tre figure femminili di età diverse) e il contesto rurale che fa da sfondo al ritratto hanno inoltre rimandato all’immagine del cerchio, simbolo della ciclicità delle fasi e dei fenomeni naturali.

plastica, mani, sguardo, sinuosità del corpo

plastica, mani, sguardo, sinuosità del corpo

L’immagine ha suscitato considerazioni pertinenti unicamente all’aspetto fisico della donna raffigurata, come il profilo, le mani, la sinuosità del corpo. Se da un lato la foto trasgredisce il cliché della modella dalla pelle bianca, dall’altro la ricercatezza e la freddezza della posa della donna rimandano allo stereotipo di una bellezza “plastificata”, superficiale.

Sguardo poco concentrato, corpo adolescente

Sguardo poco concentrato, corpo adolescente

Lo sguardo poco concentrato della modella ha scaturito riflessioni sullo stereotipo di una bellezza femminile vuota, priva di senso perché non autentica. Innaturale è apparso infatti il corpo della donna raffigurata, un corpo forzatamente imprigionato nelle fattezze adolescenziali.

Occhio triste, modello quadro, eleganza del portamento

Occhio triste, modello quadro, eleganza del portamento

L’immagine che ritrae il profilo di una donna come in un dipinto antico, o  un cammeo, ha suggerito da un lato l’idea dell’eleganza del portamento, della classe, dall’altro ha comunicato una vena di tristezza percepita nello sguardo del soggetto rappresentato.

Spensieratezza, purezza, intimità

Spensieratezza, purezza, intimità

La fotografia che ritrae un gruppo di bambine e adolescenti ha comunicato sensazioni di innocenza, spensieratezza, leggerezza, aspetti riconosciuti come fondamentali e caratterizzanti del periodo della giovinezza, indipendentemente dalle differenze geografiche, linguistiche, culturali e sociali.

Semplicità, forza, sola ma consapevole, sicurezza

Semplicità, forza, sola ma consapevole, sicurezza

L’immagine di una donna dall’atteggiamento sicuro e dall’abbigliamento maschile ha ispirato l’idea della forza e della consapevolezza di sé, rivelando come sia difficile sfuggire agli stereotipi, in questo caso quelli che vedono nell’uomo un modello vincente, oltre che un necessario paradigma di riferimento per l’ affermazione del sé in ambito lavorativo e nella sfera pubblica in generale.