Appuntamenti

Occhi a mandorla, pelle d'ebano e capelli ricci Raccontare la bellezza

Scritto da Segreteria il 18 Marzo 2010

Sabato 13 marzo si è svolto nella prestigiosa sede di Palazzo Madama (Piazza Castello, Torino) il primo appuntamento del ciclo di laboratori che il Concorso ha organizzato insieme alla Fondazione Torino Musei.
Le donne presenti sono state invitate a raccontare la bellezza, la propria e quelle delle altre partecipanti, attraverso brevi racconti e scatti fotografici.
Il prossimo laboratorio sarà sabato 10 aprile al Borgo Medievale e avrà come tema “Il Bagaglio di una vita – dalle pellegrine alle donne globali“.

Ecco i racconti.

«Parlando con le donne presenti a questo incontro ho appreso che i problemi e le sensazioni che ho sono comuni a tutte indipendentemente dall’età e dalla provenienza geografica. Ho potuto ascoltare e guardare donne aperte al dialogo e felici di donare un pezzo del proprio vissuto. La bellezza è questo: è l’apertura, è la voglia di conoscere gli altri, sono i sorrisi incondizionati e la condivisione delle proprie esperienze. La bellezza è intangibile ma si tocca col cuore e con gli occhi.»

«Oggi sono contenta, finalmente ho conosciuto un gruppo di donne a cui piace ciò che piace a me: “parlare”. Abbiamo scoperto insieme tutta la bellezza nascosta in ogni donna.»

«Il nostro essere vero appare attraverso la sguardo, le parole, i gesti. L’insieme di questi elementi rende la nostra bellezza. La bellezza è un sentimento e non un dato oggettivo, che ogni persona percepisce personalmente ed ha il suo valore se viene vissuta nel profondo e non superficialmente.»

«Curiosa, attenta e felice di partecipare a questa bella iniziativa.»

«È bello parlare con altre donne come noi di cose che ci interessano comunque. Ho saputo, o meglio, mi sono ricordata che esistono metodi naturali per arrivare agli stessi risultati ottenuti con i prodotti cosmetici. Nonostante ciò che lasciamo vedere, le apparenze, tutte abbiamo qualcosa che ci fa spaventare. Siamo forti, ma il mondo ci può ancora ferire.»

«Guardare, pensare alla bellezza di un’altra, la bellezza che passa dal corpo, dal volto, dallo sguardo è forse un esercizio che ogni giorno potrebbe far vivere di maggior bellezza le nostre giornate. Ci aiuta a capire le sfumature della bellezza e a non perderci in modelli prêt-à-porter da cui siamo circondate. Grazie splendido esercizio per il cuore!»

«La bellezza è relativa nelle persone e nel tempo, ma anche nei luoghi. La bellezza è anche un fatto culturale. Dal mio punto di vista la bellezza si associa sempre ad un tratto della personalità, ad un aspetto interiore, ad una dimensione dell’anima. In questo senso potrei definire il mio modello estetico classico; nella Grecia antica l’espressione καλός καì άγαθός, “bello e bravo”, identificava la bellezza.»

«Adolescenza con molti complessi, maturità con grande bisogno di comunicare. Si tratta di un bel laboratorio, stimolante.»

«Che bello scoprire quanta voglia di comunicare al di là della facciata! Scopro che non ho timore di parlare liberamente con una persona, in particolare donna, anche sconosciuta, ma che abbia disponibilità ad ascoltare. Le relazioni tra donne forse sono più facili? Non credo, forse si ha più voglia di uscire liberamente, magari, per sentirsi meno sole, più attive, più vive. Sono contenta di essere qui.»

«Sono sempre molto colpita e incuriosita dalle diverse prospettive in cui è possibile considerarci/viverci nella/con la nostra bellezza. All’immagine sempre uguale che la televisione ci regala opponiamo idee e pratiche di bellezza individuali e originali, che non passano attraverso il filtro di luoghi comuni che ci vorrebbero controllate e immobili. Ci mettiamo un vestito che accompagna il nostro movimento.»