Appuntamenti

Il CLM alla Fiera del Libro di Göteborg

Scritto da Segreteria il 08 Ottobre 2019

Sabato 28 settembre le autrici del Concorso Lingua Madre Claudiléia Lemes Dias e Leyla Khalil sono intervenute come relatrici all’incontro “L’italiano e i suoi sconfinamenti. Donne migranti, scritture, nuovi immaginari. L’esperienza del Concorso Lingua Madre” nell’ambito della Fiera del libro di Göteborg, ospiti dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma.

Nel corso dell’incontro hanno raccontato davanti al folto pubblico i 14 anni di attività del Concorso e la loro personale esperienza di partecipazione.

Gli interventi delle due autrici sono stati raccolti nel resoconto che segue, a firma di Claudiléia lemes Dias.

Göteborg Book Fair – 28 settembre 2019

L’accoglienza riservata al Concorso Lingua Madre dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma è stata molto calorosa. La direttrice dell’Istituto, la dott.ssa Maria Sica, ha più volte ribadito l’importanza che il Concorso aveva raggiunto negli anni a livello nazionale grazie all’impegno quotidiano della sua ideatrice e responsabile, Daniela Finocchi.

Nel suo intervento, Leyla Khalil ha evidenziato la capacità del Concorso Lingua Madre di non concludersi ad ogni edizione ma di espandersi e includere, anno dopo anno, la comunità sempre più vasta di donne che vi hanno partecipato negli anni precedenti. Ha trasmesso quindi al pubblico il senso di sorellanza che trapela fra le autrici: lei stessa, ammette, ha conosciuto Claudiléia nel 2015 grazie ad alcuni eventi organizzati dal Concorso Lingua Madre. Quando è emersa dal pubblico la domanda circa la necessità in Italia di un concorso rivolto a donne migranti, Leyla ha chiarito quanto, al di fuori di una nicchia intellettuale (ma anche all’interno della stessa), la figura della donna sia ancora spesso marginalizzata e che il bisogno di uno spazio in cui fare gruppo, sentirsi al sicuro, condividere esperienze è concreto. Nell’ambito di una presentazione di autrici italiane al di fuori dei confini italiani, è stato chiesto cosa facesse sentire Claudiléia e Leyla italiane: in comune le loro risposte avevano elementi legati alla scrittura, che per entrambe è uno spazio per esercitare la loro libertà, scegliendo di ambientare le loro storie sia in Italia che altrove, dando vita a narrazioni a volte tipicamente italiane, a volte no.

Claudiléia Lemes Dias ha affermato di sentirsi più italiana che brasiliana, essendo i suoi figli nati e cresciuti a Roma, luogo in cui la maggior parte dei suoi scritti sono stati ambientati, svelando che l’esperienza di vincere il Concorso Lingua Madre si è dimostrata psicologicamente molto importante per lei, che all’epoca faceva la babysitter.

Il pubblico partecipante, composto per la maggior parte da donne italiane emigrate in Svezia per motivi familiari o lavorativi, si è dimostrato sin dall’inizio molto curioso, attento e interessato alle modalità di partecipazione al Concorso Lingua Madre, ai temi principali affrontati dalle donne pubblicate nella raccolta e allo spirito del Concorso in sé, reso ancora più chiaro dai brani letti da Leyla e Claudiléia nel corso dell’intervento e proiettati sullo schermo.

Qui tutte le foto dell’evento.