Le autrici di Lingua Madre

I Diritti delle donne tra le due sponde del Mediterraneo

Scritto da Segreteria il 15 Settembre 2009

Il diritto di famiglia in migrazione: 
il caso del Marocco

Di Francesca Brezzi*

Il Dipartimento di Roma Tre sotto la coordinazione scientifica della prof. Francesca Brezzi è il capofila di un rilevante progetto che ha ottenuto il consenso della Comunità Europea ed è stato finanziato nell’ambito del programma Tempus per il triennio 2007 – 2010. Il progetto prevede l’istituzione e l’attivazione di un Master presso l’Università di Tangeri su “I Diritti delle donne tra le due sponde del Mediterraneo. Il diritto di famiglia in migrazione”.
La proposta nasce dalla realtà del Marocco, un paese interessante avviato in un processo di rafforzamento dell’uguaglianza di genere e della democrazia; in particolare tale capacità rinnovatrice è dimostrata dall’entrata in vigore nel 2004, dopo vari anni di riforme, del nuovo diritto di famiglia che ha introdotto notevoli cambiamenti e ha gettato le basi per il riconoscimento dei diritti delle donne.

L’obiettivo specifico è quello di realizzare un Master di II livello destinato a formare professionisti nel campo della giustizia sui temi di tale nuovo codice e della sua applicazione, in relazione anche al diritto di famiglia delle/dei migranti con una specifica ottica di genere. L’approfondimento del concetto di genere, infatti, è una dimensione fondamentale del Master nella misura in cui contribuirà a riconoscere l’apporto delle donne allo sviluppo della società.

Il Master ha interpretato il concetto di Pari Opportunità anche in un altro senso: dal momento che il concetto di pari opportunità si è arricchito e non si limita più alle differenze di genere, ma altresì alle differenze di cultura, di etnia, di lingua e di religione, attraverso il Master si svolge una riflessione sul rapporto fra diversità ed eguaglianza nei diversi ambiti sociali e nei contesti organizzativi e istituzionali. Se i cambiamenti sociali e culturali di cui la storia dell’Occidente è stata investita negli ultimi trent’anni hanno portato alla costruzione di una società multietnica e ad a un profondo cambiamento nei ruoli di genere, nell’elaborazione e nel vissuto di ogni individuo nei confronti della propria e altrui differenza, tuttavia numerose sono le categorie di persone escluse dalla rappresentanza politica così come dall’accesso a tutti i posti di potere decisionale.
Lo studio della storia del pensiero politico, della filosofia e della giurisprudenza aiutano a ritrovare le radici culturali e teoriche di una tale esclusione di cittadinanza.

Il Master si presenta quindi sia come formazione superiore per la creazione di una nuova figura professionale (esperta/o di politiche di pari opportunità e di diritto di famiglia), sia come formazione permanente per chi è già inserito in un contesto lavorativo, in particolare professionisti della giustizia: il risultato sarà il nuovo concetto di cittadinanza basata sulle pari opportunità, principio fondamentale della democrazia e del rispetto della persona.
Il proposito dunque è quello di formare “cittadine/i del mondo”, donne e uomini che oltre e al di là di competenze specialistiche, oltre le barriere di nazionalità, di genere, di classe, oltre ogni identità presupposta siano in grado di ricercare appieno e vivere le differenze senza perdere la pienezza di una comune radice.
Il Master ha come fondamento la ricerca – attraverso la prassi femminista della filosofia – di un universalismo che rispetti le norme multiculturali, contemplanti al loro interno non solo possibilità di scelta, ma anche convinzioni e preferenze, infatti, come ricorda Martha Nussbaum in Diventare Persone (Ed. Il Mulino), riportando l’affermazione di una donna indiana, “le donne non vogliono solo una fetta della torta, ma vogliono sceglierne il sapore e saperla preparare esse stesse”.

* Esponente della comunità filosofica femminile Diotima, Docente di Filosofia morale, alla Direzione del Dipartimento di Filosofia della Facoltà di Lettere presso l’Università di Roma Tre e Delegata del Rettore per le Pari opportunità – Studi di genere.