Appuntamenti

A Leggendo Metropolitano protagonisti i Legàmi Pinuccia Corrias, Duccio Demetrio, Gül Ince, Daniela Finocchi e tanti altri

Scritto da Segreteria il 10 Giugno 2013


Tanti gli e le ospiti d’eccezione ai tre appuntamenti ideati quest’anno dal Concorso Lingua Madre all’interno del Festival Letterario Internazionale Leggendo Metropolitano: da Duccio Demetrio, filosofo e ideatore – insieme a Nicoletta Polla Mattiot – dell’Accademia del Silenzio, con l’incontro, introdotto dal libraio Davide Ruffinengo, Il silenzio che unisce; alla teologa, filosofa e saggista Ina Praetorius, in dialogo con l’attivista, scrittrice, traduttrice e regista serba Jasmina Tesanovic e la vincitrice della VIII edizione del Concorso Lingua Madre Gül Ince durante l’appuntamento Accogliere l’altro; e poi la saggista Pinuccia Corrias, a confronto con la giornalista e scrittrice Nicoletta Polla Mattiot e con Daniela Finocchi per A s’abba muda. Appunti sul silenzio. Tema portante dei dibattiti e dell’intera kermesse, svoltasi quest’anno dal 6 a 9 giugno 2013, I Legàmi.

Guarda le foto e le interviste a Pinuccia CorriasDuccio DemetrioGül Ince e a Daniela Finocchi
Qui la rassegna stampa della  manifestazione

Nello scenario suggestivo del Chiostro Architettura, a Cagliari, un pubblico caloroso e partecipe ha accolto Duccio Demetrio, filosofo, fondatore della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e, insieme a Nicoletta Polla-Mattiot, dell’Accademia del Silenzio (cui partecipa anche il Concorso Lingua Madre nel comitato promotore). Il silenzio che unisce: questo il tema dell’incontro di venerdì 7 giugno, introdotto dal libraio itinerante Davide Ruffinengo. Una riflessione su una “nuova militanza del silenzio” per sperimentare un linguaggio fatto di pause, del giusto tono, dell’alternanza di ascolto e comunicazione, come strumento di dialogo, di compresenza e di costruzione di legami profondi.
(Re)imparare ad accogliere l’altro e a ripensare il mondo come a un ambiente domestico di cui prendersi cura: questi gli spunti di riflessione dell’incontro di sabato 8 giugno con la teologa, saggista e filosofa Ina Praetorius e l’attivista, scrittrice, traduttrice e regista serba Jasmina Tesanovic, in dialogo con la vincitrice della VIII edizione del Concorso Lingua Madre Gül Ince. A condurre, Daniela Finocchi, che ha ricordato come il Concorso Lingua Madre sia proprio uno spazio di relazioni, di accoglienza e ascolto reciproco, in cui le donne possono ritrovare nel legame genealogico che le lega alle altre donne, un valore positivo, l’affermazione del sé femminile. Interprete, Federica Pisano.
A chiudere la manifestazione, nella giornata conclusiva di domenica 9 giugno, A s’abba muda. Appunti sul silenzio. Pinuccia Corrias, saggista e parte del gruppo di studio del Concorso Lingua Madre, Daniela Finocchi, ideatrice del Concorso e Nicoletta Polla Mattiot, giornalista e saggista, in un dibattito a più voci sul ruolo del silenzio e sui legami di e tra donne, condotto da Davide Ruffinengo. Dal rito sardo, legato alla festa di San Giovanni, che si è conservato a Macomer, al silenzio non come semplice assenza di rumore, ma piuttosto come dimensione dell’anima. Quella delle donne è una storia condivisa, a lungo caratterizzata da un silenzio, inteso però come rimozione, svilimento e negazione della soggettività femminile. Un silenzio spesso cercato dalle donne stesse, per sottrarsi all’inautenticità di una lingua a loro “straniera”, in quanto lingua della cultura patriarcale. Ecco quindi le immagini che raccontano quel silenzio e lo trasformano in metafora, in elemento significante di relazione. I racconti che ogni anno arrivano al Concorso, dimostrano che attraverso la scrittura, le donne hanno imparato a dare corpo e senso al silenzio, facendone spazio di comunicazione e possibilità. Una riflessione quindi sulla parola nata dal silenzio, che trasforma l’individuo anonimo in testimone e come tale lo connette con l’altro, con gli altri, con l’Altro da sé. Perché, come recita il concept della manifestazione, “La letteratura ha anche questo compito: essa unisce, crea e lega”.