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La premiazione delle vincitrici Salone Internazionale del Libro 2012

Scritto da Segreteria il 14 Maggio 2012

Lunedì 14 maggio, nello Spazio Piemonte si è tenuta la Premiazione delle vincitrici della VII edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre. Dopo la proiezione del video “Lingua Madre Duemilaundici” e i discorsi introduttivi di Michele Coppola, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte ed Ernesto Ferrero, Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro, la parola è passata alle vincitrici. Madrina della cerimonia, Guergana Radeva, vincitrice della VI edizione. La premiazione è stata accompagnata dalle letture dell’attrice Laura Malaterra.

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La prima a salire sul palco è stata Martina Turano, vincitrice del Premio Giuria Popolare, accompagnata dal Dott. PAggiungi paginaaolo Messina, Direttore delle Biblioteche Civiche Torinesi.
A lei è seguita Aminata Aidara (Senegal), accompagnata da S.E. Laura Morra Di Cella, Console Onorario del Senegal, da Stefano Boni e Grazia Paganelli del Torino Film Festival e dall’Assessora del Comune di Brescia Claudia Taurisano. L’autrice si è aggiudicata il Premio Speciale Torino Film Festival con il racconto Ciao Sorella per l’abilità della struttura narrativa, l’essenzialità dello stile e l’assenza di retorica di un racconto che s’interroga su condizioni e traumi diversi, allargando il tema dell’emigrazione a una sfera psicologica generale.
Poi, è stata la volta di Michaela Sebokova (Slovacchia), vincitrice del Premio Speciale Slow Food – Terra Madre, che le è stato consegnato da S.E. Giuseppe Pellegrino, Console Onorario della Repubblica Slovacca, e da Silvia Ceriani, Direttrice della rivista Slow Food. Il suo racconto, Il profumo della domenica, è stato premiato per la capacità di aver creato una storia di e fra donne in cui il cibo interseca i momenti bui, fa riaffiorare i ricordi, interpreta il presente, mostrandosi sempre in grado di unire le persone.
Ancora, Rahma Nur (Somalia), vincitrice del Premio Speciale Rotary Club Torino Mole Antonelliana con il racconto Volevo essere Miss Italia: un racconto fresco e brioso in cui l’autrice guarda a se stessa, al suo stato di disabile e al suo lungo processo di integrazione in Italia con una vena frizzante ed ironica, in cui le difficoltà e la fatica del percorso trapelano in una riflessione sorridente sul significato di essere e sentirsi italiani. A consegnarle il premio, la Dott.ssa Saida Ahmed di Alma Mater ed Emiliano Mazzoli, Vicepresidente del Rotary Club Torino Mole Antonelliana.
Simone Silva (Brasile), accompagnata dall’Avv. Antonio Foti, Direttore culturale del Consolato del Brasile, da Silvio Salvo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dall’Assessore alle Politiche Sociali di Orzinuovi Michele Scalvensi, ha vinto il Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con la fotografia Vivere ovunque, per aver saputo usare la fotografia come metafora di un’esperienza: il fiore che cresce e illumina l’interno di un tronco, incurante di quello che è lo spazio, angusto, lo nobilita con il suo semplice esistere e dona bellezza anche dove non immagineremmo di trovarla.
Il Premio Sezione Speciale Donne Italiane è andato invece a Sabrina Grappeggia, accompagnata dal Dott. Paolo Messina, Direttore delle Biblioteche Civiche Torinesi, per il suo racconto B come Bahia e per la sua capacità di raccontare vite di ordinaria violenza e di straordinaria umanità, con intensità e sguardo critico.
Terza classificata, Irina Serban (Romania), autrice de Lo sguardo del passato – premiato per la rappresentazione narrativa del concetto di “straniera”, riferito a persone, cose, immagini, pensieri – accompagnata dalla Dott.ssa Monica Joita, Vicedirettore del Consigliere diplomatico dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dal Dott. Paolo Messina, Direttore delle Biblioteche Civiche Torinesi.
Gracy Pelacani (Brasile), seconda classificata con Verde uguale casa – un racconto che parla di un tema importante e complesso come l’appartenenza attraverso il filo della memoria – è stata accompagnata dall’Avv. Antonio Foti, Direttore culturale del Consolato del Brasile e dall’Assessore del Comune di Montebelluna Antonio Romeo.
Infine, la prima classificata Migena Proi (Albania). Il suo racconto Il museo del futuro è stato premiato per l’intensa messa a fuoco, da parte di una giovane donna di seconda generazione, dei temi centrali della migrazione: l’essere fra due luoghi; le aspettative e il contatto con la realtà del paese d’origine e di quello di approdo; l’illusione e la disillusione; il lavorare qui e ora per procurarsi una vita migliore là e poi; fino a trovare nel bianco dell’ospedale il luogo di una normalità drammatica ma finalmente priva di contraddizioni – un racconto che non fa sconti né cerca compromessi, scritto con uno stile incalzante e un linguaggio ossessivo che emoziona e rende partecipi. Ad accompagnarla sul palco, S. E. Rezar Shkembi, Console della Repubblica di Albania del Consolato di Milano e Giuseppe Ripani, Sindaco di Montelupone.