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11 ottobre: Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze Le parole di Alia Sharif Aghil, autrice CLM

Scritto da Segreteria il 11 Ottobre 2016

L’11 ottobre è la Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze, proclamata dall’ONU per ricordare le milioni di giovani donne che nel mondo sono vittime di violenze, abusi e discriminazioni. Lo ricordiamo condividendo le parole di Alia Sharif Aghil, autrice somala del Concorso Lingua Madre:

Un altro rito, che la maggior parte di noi bambine ricorderà per sempre dato che è molto doloroso e crea mutazioni nel nostro corpo (mentre per i maschietti avviene in forma più blanda) si chiama “gurò”, ed è la discussa pratica della circoncisione. Io fui fortunata perché quando mi sottoposero a quell’intervento avevo solo pochi mesi, e quindi non ero cosciente del dolore che provavo; neanche ora potrei ricordare che cosa sia successo a me, ma quando ebbi sei o sette anni potei vedere tale rito praticato ad altre bambine. (…) Veniva chiamata la signora esperta della pratica che di solito era una donna robusta e ben decisa, spesso la stessa che faceva da levatrice alle partorienti e da accompagnatrice alle neospose durante i primi giorni del matrimonio.

Un giorno a casa dei miei parenti vidi la preparazione per il rito della circoncisione: in una stanza venivano preparati una stuoia, delle lenzuola, bacinelle d’acqua, lamette, e degli unguenti da usare come disinfettante; poi con l’aiuto dei famigliari si procedeva all’intervento. Le mamme e le nonne cercavano di blandire le bambine che dovevano essere sottoposte all’intervento con mille promesse di vestiti nuovi, di dolciumi, e spiegando loro che l’intervento era necessario per entrare nel mondo dei grandi e che rappresentava un importante rito di purificazione. Quando stava per iniziare l’intervento, in casa calava un silenzio inquietante e dopo un po’ si sentivano le urla di pianto delle bambine che facevano tremare le pareti; subito dopo i famigliari e gli amici applaudivano la bambina per la sua bravura ed emettevano il classico suono di festa (alaal), e si finiva con l’offerta di dolci e caffè ai presenti. Le bambine circoncise dovevano rimanere a riposo per un po’ di giorni con le lenzuola avvolte alle gambe, poi venivano coccolate e nutrite con delle buone pappe. Ma in casa continuava ad aleggiare per parecchio tempo tanta paura, e da quel giorno in poi la donna dell’intervento rappresentava il terrore delle bambine (Alia Sharif Aghil, I ricordi della mia terra, in Lingua Madre Duemisei. Racconti di donne straniere in Italia, SEB27).

Secondo il dossier di Terres des hommes 4 milioni di bambine al di sotto dei 14 anni hanno subito mutilazioni genitali. E si stima che 86 milioni di ragazze nate tra il 2010 e il 2015 rischiano di subire una mutilazione genitale entro il 2030. Il Paese dove sono più diffuse è la Somalia (98{a9e32861bf0b85ca9f284f7d1b228185cd5e9c463d83db7037129e3288828b61}), seguono Guinea (96{a9e32861bf0b85ca9f284f7d1b228185cd5e9c463d83db7037129e3288828b61}), Gibuti (93{a9e32861bf0b85ca9f284f7d1b228185cd5e9c463d83db7037129e3288828b61}), Egitto (91{a9e32861bf0b85ca9f284f7d1b228185cd5e9c463d83db7037129e3288828b61}), Eritrea e Mali (89{a9e32861bf0b85ca9f284f7d1b228185cd5e9c463d83db7037129e3288828b61}), Sierra Leone e Sudan (88{a9e32861bf0b85ca9f284f7d1b228185cd5e9c463d83db7037129e3288828b61} ). Ogni anno sono 16 milioni le nuove baby spose, molte delle quali diventano mamme quando ancora il loro corpo non può sopportarlo: le gravidanze precoci causano ogni anno 70.000 morti fra le ragazze tra 15 e 19 anni.
Sono dati che si uniscono a quelli di molte altre associazioni internazionali che documentano i milioni di casi di sfruttamento e violenza, fisica e psicologica, che riguardano minori di tutto il mondo.