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Leggendo Metropolitano Il decennale della kermesse e la collaborazione con il CLM

Scritto da Segreteria il 12 Giugno 2018

Si è chiusa domenica la X edizione di Leggendo Metropolitano, il Festival Internazionale di Culture e Tecniche Avanzate promosso dall’Associazione Prohairesis, in programma a Cagliari dal 7 al 10 giugno 2018 con il tema conduttore “Tengo famiglia”.

Il decennale della kermesse è stata occasione per raccontare la lunga collaborazione con il Concorso Lingua Madre e con le sue autrici, molte delle quali ormai divenute scrittrici di successo e di riferimento nel panorama letterario italiano, che sono “voce di una visione altra” – come ha affermato il direttore del Festival, Saverio Gaeta – una voce che ha reso la storia non più univoca, che ha messo in discussione gli stereotipi, ha trasformato la diversità in ricchezza e ha dato accesso a nuovi immaginari.

E di nuovi immaginari si è parlato durante l’incontro Se i confini fossero aperti. Le famiglie contro gli estremismi, organizzato in  collaborazione con il CLM, che ha visto ospiti: la scrittrice palestinese Suad AmiryCarola BenedettoLuciana Ciliento – autrici del libro “La terra non è mai sporca” (Add Editore) – e Francesco Ragazzi, curatore e critico d’arte contemporanea.

Ecco così Nahal Tajadod – scrittrice iraniana citata da Luciana Ciliento – che ha saputo raccontare il suo paese “con gli occhi delle donne che cambiano il mondo”. O Livia Firth – ricordata da Carola Benedetto – fondatrice del progetto Eco Age Ltd, ideato per la promozione e valorizzazione della moda etica e sostenibile.

Ancora sugli immaginari è intervenuto Francesco Ragazzi sottolineando quanto lavoro ci sia ancora da fare, soprattutto nella narrazione che coinvolge i/le migranti, in particolare le donne, sempre troppo poco rappresentate, anche nell’ambiente artistico. Tra i moltissimi esempi, Ragazzi ha citato anche la fotografa e artista francese-marocchina Yto Barrada, fondatrice di una cinémathèque che raccoglie film dal Medio Oriente.

Sul tema degli immaginari si è espressa anche Suad Amiry, la quale ha condotto un’interessante riflessione sulle responsabilità che l’Occidente ha in merito ai fenomeni migratori di oggi e come la presenza delle donne rappresenti elemento di equilibrio e garanzia di pace.

Un confronto ricco e dinamico, quindi, che ha messo in luce questioni di estrema attualità e di forte impatto sociale e culturale. Così come hanno fatto tutti gli incontri del Festival, anche quest’anno seguitissimo e partecipato.

Ancora grazie a Leggendo Metropolitano per tutto l’impegno e per la generosa e calda ospitalità!